Erroneamente si crede che le regioni dell’Italia con la maggiore produzione di tartufo siano l’Umbria e il Piemonte, ma in pochi sanno invece che anche l’Emilia Romagna, ed in particolare la zona dei dintorni di Reggio Emilia, produce un ottimo tartufo che viene appunto definito tartufo reggiano.
Le varietà di tartufo che possono trovarsi, con un pizzico di fortuna e l’abilità necessaria alla ricerca, a Toano e in tutta la provincia di Reggio Emilia sono naturalmente il Tartufo Bianco pregiato, chiamato ufficialmente Tuber magnatum e il Tartufo Nero estivo, chiamato col suo nome latino Tuber aestivum. Il primo, di colore più chiaro tendente al giallo ocra e prezzo generalmente di molto superiore al suo “fratello minore”, ha un sapore molto intenso e deciso, con sentori di aglio e retrogusto quasi piccante. Si abbina in cucina a moltissimi piatti, che rende unici e gustosi. Il Tartufo Nero estivo è di colore marrone e presenta talvolta numerose verruche sulla sua superficie (ma può trovarsi anche liscio) e il suo odore è penetrante e pungente, ma il sapore resta più delicato. Anch’esso esalta qualsiasi tipo di pietanza, dalle uova ai risotti, dalla pasta fatta in casa alle carni, rendendo ogni piatto davvero inimitabile e pregiato. Entrambi si utilizzano naturalmente anche per tutta una serie di prodotti come oli aromatizzati e salse in abbinamento ad altri ingredienti come ad esempio formaggi o funghi porcini.
I periodi di raccolta di queste due principali varietà di tartufo variano sensibilmente: se il Tartufo Bianco si trova da metà settembre fino alla metà di dicembre, sempre a seconda della stagionalità, delle temperature e delle piogge, la raccolta di quello nero può proseguire anche fino ai mesi di febbraio e marzo, sempre con picchi maggiori tra novembre e dicembre.
E’ proprio nel mese di novembre infatti che Toano e più precisamente la frazione di Cavola celebrano il loro prodotto principe con una speciale Festa del Tartufo, davvero immancabile per tutti gli amanti di questo profumatissimo tubero e anche per tutti quelli che si trovano nel territorio solo di passaggio. Per trascorrere una giornata all’insegna dei sapori tradizionali, dell’atmosfera goliardica e festosa che solo una sagra di paese può regalare, la Festa del Tartufo di Cavola è la meta perfetta. Si svolge solitamente nei due weekend centrali di novembre ed in particolare la seconda e la terza domenica del mese. Chi passerà da queste parti anche per puro caso non potrà restare piacevolmente stupito dalla perfetta organizzazione di questa bellissima festa, allestita con stand e banchetti di ogni tipo dove tutti i produttori e negozianti del paese di riuniscono per vendere e far assaggiare i loro prodotti tipici.
Tartufi di ogni tipo, formato e dimensione, il celebre Parmigiano Reggiano, le castagne, il vino locale, i salumi e moltissimi altri prodotti dell’entroterra saranno esposti per far perdere letteralmente la testa a tutti gli amanti della buona tavola: perchè l’Emilia Romagna è probabilmente la regione con l’enogastronomia più interessante di tutta la penisola e la Festa del Tartufo di Cavola ne è una degna rappresentazione.
Inoltre il mastro tartufaio che troverà il tubero delle dimensioni maggiori verrà insignito dell’ambito trofeo “Tartufo d’Oro” e naturalmente il tartufo sarà esposto proprio in uno degli stand della festa. Non solo enogastronomia però alla Festa del Tartufo di Cavola: questa festa, che va avanti regolarmente dal 1988, propone anche stands con piccole opere di artigianato, dipinti e quadri di artisti locali e un’orchestra che allieterà i lauti pasti proposti durante tutta la giornata.
Il tartufo reggiano è parte integrante della storia e delle tradizioni di queste terre: basti pensare che già nel 1820 se ne regolamentava la “caccia”, con pene pecuniarie e giorni di prigione, come dimostra anche l’ordinanza della Comunità di Carpineti datata 26 gennaio 1820. Un prodotto unico ed inimitabile che renderà ancora più speciale un soggiorno in queste zone.